La forte richiesta di mascherine generata dalla pandemia ha fatto sì che il mercato fosse inondato di mascherine di ogni tipo. Ma come facciamo a capire quali, tra questi prodotti, sono davvero affidabili? Come capire se una mascherina chirurgica o una mascherina FFP2 riporta una marcatura CE originale?
C’è C E e CE. Dal 2006, esiste la marcatura C E: essa indica che un prodotto, importato da un Paese esterno all’Europa, è conforme alle leggi dell’UE e può quindi liberamente circolare all’interno del mercato unico. Si tratta di una dichiarazione di conformità che appone il fabbricante, che dichiara sotto la propria responsabilità e dopo aver effettuato le opportune prove e verifiche, che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza previsti dai regolamenti comunitari.
Ovviamente, anche il marchio C E, come tutti i marchi, può essere contraffatto o apposto illegittimamente. Nessuno, perciò, può garantire in anticipo che ogni prodotto con tale marchio sia completamente sicuro.
Peraltro c’è chi gioca sulla confusione e sulla similitudine. Così alcune aziende cinesi si sono, per così dire, consorziate al fine di aggirare l’ostacolo della nostra certificazione di qualità e hanno creato il marchio alternativo CE, che sta invece per China Export.
Un’operazione per certi versi geniale, ma che, nello stesso tempo, mina la sicurezza del mercato e gioca sulla buona fede e distrazione della gente. Peraltro, le aziende che importano prodotti con il marchio China Export potrebbero avere seri problemi alla dogana o sarebbero, comunque, soggette al rischio di sequestro della merce.
Distinguere, allora, i due marchi diventa necessario e, a volte, vitale (non poche volte, i prodotti senza certificazioni di qualità si sono dimostrati mortali, come in molti casi di apparecchi elettronici esplosi nelle mani degli acquirenti).
Qualche minima differenza tra i due marchi c’è e bisognerebbe che tutti la conoscessero.
Il marchio C E, che sta per Comunità Europea, presenta una maggiore spaziatura tra la “C” e la “E”: lo spazio è quasi pari ad un’altra C rovesciata
Le lettere C ed E del marchio non devono essere più piccole di 5 millimetri e, nel caso siano più grandi, le loro proporzioni vanno comunque rispettate.
Il marchio dev’essere apposto o sul prodotto stesso, o sulla sua targhetta segnaletica. Se ciò non è possibile a causa della natura del prodotto, il marchio CE deve essere apposto sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.
Al contrario, nel caso di “China Export”, le due lettere sono meno distanti, anzi quasi unite.
Un metodo pratico efficace per comprendere se il marchio è originale o meno è il seguente: se unendo virtualmente le lettere, come rappresentato in figura, si forma un otto, il marchio CE Comunità europea è originale. In caso contrario è una contraffazione.
Fonte: laleggepertutti.it informazione e consulenza legale